Il legno e il sisma

Il legno e il sisma

La costruzione in legno vanta una tradizione più che millenaria, e spesso si incontra la presenza e la cultura della costruzione di legno in zone e territori noti per la loro sensibilità ai terremoti; sono un esempio l’America del Nord, dove la costruzione di edifici di abitazioni in legno rappresenta la normalità, anche nelle regioni note per l’attività sismica importante, e il Giappone, dove le costruzioni più antiche sono rappresentate da templi di notevole altezza situati in zone altamente sismiche (si pensi a Kobe, dove nel 1995 si è verificato uno dei sismi più devastanti in assoluto), e che in alcuni casi vantano un’età di oltre 8 secoli! Ma anche a livello più locale, in alcune vallate dell’arco alpino, classificate come zone a rischio sismico elevato, si trovano le più vecchie case di legno ancora esistenti.

I tragici eventi che hanno colpito nel 2009 l’Abruzzo e ora l’Emilia Romagna hanno sollevato la questione – senza ombra di dubbio lecita e legittima – della sicurezza sismica delle costruzioni di legno. La domanda non coglie però di sorpresa gli specialisti dell’edilizia del legno, che da tempo si occupano dell’argomento e che ben sanno che la costruzione di legno moderna ha tutte le carte in regola per garantire senza problemi particolari le esigenze richieste dalle normative più moderne in materia di sicurezza sismica.

Il legno è un materiale decisamente particolare e spesso diverso dai materiali da costruzione più comuni; nella sua struttura caratteristiche caratteristiche diverse e in parte opposte, come per esempio una resistenza meccanica eccellente e un peso proprio particolarmente ridotto. Queste e altre caratteristiche specifiche permettono, quindi, di realizzare strutture assolutamente confacenti alle esigenze più moderne in materia di sicurezza sismica.

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